Questo è un post contro il perbenismo della lingua e chi mi dice che schifo, MG!
Ok, ma come scrivo emorroidi senza dirlo? Vediamo cosa si dice in rete.
Cito da Wikipedia: “Le emorroidi (dal greco haîma, “sangue” e rhéó, “scorrere”) sono strutture vascolari del canale anale che giocano un importante ruolo nel mantenimento della continenza fecale. Diventano patologiche quando sono gonfie o infiammate, causando una sindrome nota come malattia emorroidaria, alla quale spesso ci si riferisce, nel linguaggio comune e anche nella divulgazione, sempre con il medesimo termine di emorroidi.”
Arrivati a questo punto sarei curiosa di sapere quanti di voi continuano a leggere e quanti, invece, hanno abbandonato già al primo rigo, come fanno i miei colleghi che si occupano di altri progetti e che mi dicono ma che schifo, MG! quando condivido con loro un editoriale sulla diarrea o un video di anoscopia.
E sì, perché tra le difficoltà di scrivere di salute c’è anche quella di usare parole ritenute tanto volgari da schifare il lettore, e fa niente se il più delle volte alcuni termini provocano repulsione proprio perché il disturbo che identificano è così comune da essere riconosciuto e riconoscibile da tutti o quasi.
Dopo il post sui sinonimi di paziente ho ancora voglia di indagare la questione delle alternative alle solite parole della salute. A dirla tutta, questa è un’esigenza propria del web writer e di chiunque lavori con le parole così, per migliorare il mio vocabolario e la mia scrittura, lo scorso Natale ho chiesto in dono il Dizionario analogico della lingua italiana edito da Zanichelli.
Ricordo di aver strabuzzato gli occhi davanti a ben tre pagine fitte fitte dedicate a tutti i significati, le declinazioni semantiche, le caratteristiche, le azioni, i mestieri, le persone, le curiosità e i modi di dire che gravitano attorno la parola casa. Il Dizionario analogico è la mia arma segreta quando non so che dire per non dire sempre la stessa parola.
Immaginate dunque la mia sorpresa quando, in corrispondenza del termine emorroide ho trovato il suggerimento a consultare le voci apparato digerente e intestino. Ripensandoci, non poteva essere altrimenti: i tre elementi appartengono tutti allo stesso campo semantico.
E così, ancora una volta ho cercato un sinonimo laddove un sinonimo perfetto non c’è, a meno che non scelga di scrivere “varici del plesso venoso emorroidario” come riporta Treccani, e capite bene quanto una soluzione del genere sia borderline con il medicalese.
Allora cosa si fa? Non ho risposte a questa domanda, ma una cosa voglio dirla agli schifiltosi che fanno Bleah! Ma che scrivi?! Non è che scrivo sempre e solo di emorroidi e diarrea, ma quando lo faccio devo chiamare le cose come si chiamano, senza la necessità di ingentilirne il nome con una versione soft. Che poi, detto tra noi, a cosa servirebbe dato che Google testimonia che gli italiani cercano rimedi emorroidi, cura emorroidi, sintomi emorroidi? Secondo me lo fai anche tu che storci il naso, qui puoi dirlo.