Nel 2009 ho cominciato a lavorare per la redazione di ABCsalute.it, un sito dedicato alla salute e al benessere. Pensavo che quella potesse essere un’esperienza formativa importante ma breve per una come me, laureata in Lettere e con una specializzazione in Filologia moderna. Insomma, per una che con la medicina non ha niente a che fare.
Le cose, però, sono andate diversamente perché nel tempo mi sono occupata di altri progetti legati allo stesso tema. Cos’è successo? Che ho affrontato quella che per me era una sfida e ho cominciato a scrivere di salute e benessere.
Il primo dilemma è stato: come faccio? Qual è il modo migliore per comunicare la salute? Cosa studio? E soprattutto, da chi posso imparare? Ho trovato una spiegazione a tutto, da “la salute nella pubblicità” a “marketing e sanità”, ma nessun punto di riferimento che potesse aiutarmi a parlare di medicina, salute e benessere seguendo le dinamiche del web.
Allora mi sono detta che forse lì fuori c’è qualcuno che come me deve parlare di malattie senza essere un medico e non sa come farlo, qualcuno che cerca un confronto e non sa dove trovarlo. Ecco: Scrivere di salute nasce da questo, dalla volontà di mettere in ordine le cose che ho imparato per dare aiuto a chi vuole o deve affrontare tematiche di salute e non sa da che parte iniziare.
Io partirei dal bugiardino.
La parte più difficile è iniziare, come sempre. Iniziare una nuona avventura, una nuova malattia, una nuona vita o una nuova storia. Raccontare mi sembra un buon inizio, cosa e come arriverà strada facendo; diveniamo protagonisti della nostra vita e non lasciamo che a raccontarla siano gli altri. La mia storia diventa la tua, così come la tua apparterrà a qualcun’altro; mettiamole in giro e lasciamole circolare, prima o poi ci ritorneranno…
Grazie Mauro, le tue parole mi incoraggiano a continuare con questo mio progetto, strada facendo il percorso si farà sempre più chiaro.
“Allora mi sono detta che forse lì fuori c’è qualcuno che come me deve parlare di malattie senza essere un medico e non sa come farlo” bellissima frase.
Maria Grazia, il Suo blog non “parla di medicina” ma tratta temi medici secondo quello che è il semplice studio didattico e la loro esposizione da “rifilare” ad un pubblico profano, semplicemente argomenti illustrati da parte della maggior parte degli specialisti.
Per assurdo dopo tutti questi anni potrebbe essere più qualificata Lei a trattare temi medici poichè la Filologia spesso si affida alla trasposizione postuma ad un’attenta ricerca di tipo anche antropologico.
Non dimentichi che Ippocrate non era un medico o un alchimista ma un filosofo, e credo che questa la dica lunga sull’ipocrisia di una lobby di addetti ai lavori che solo in Italia raggiunge ogni anno il 10% dei professionisti denunciati per imperizia e negligenza; se valutiamo che solo una persona su 10 denuncia e che il totale dei medici nel nostro paese è c.a. 120.000, è facile stilare un rapido calcolo.
Se milioni di pazienti si rivolgono a maghi e fattucchiere non è perchè mancano d’intelletto, ma il motivo è che non trovano risposte proprio in quei luoghi deputati a fugare ogni eventuale dubbio dovesse sorgere.
Chieda a freddo a qualsiasi dottore con il quale collabora l’ABC della medicina, e cioè come funziona il ciclo di Krebs e cos’è l’ATP o la corretta definizione del DNA, Le posso assicurare che rimarra basita dalle loro risposte.
Se poi ne avrà voglia mi faccia sapere se sbaglio.
Cordialità