Una mia cara amica dice che riesce a scrivere solo quando è triste, perché quando tutto va bene non c’è tempo di fermarsi a mettere in ordine i pensieri: bisogna vivere le belle emozioni. Eppure, nella paura e nel disorientamento più profondo vivono tante storie che aspettano di essere ascoltate. Penso alla malattia, per esempio.
Quando ho aperto questo blog ho organizzato una serie di temi e argomenti più o meno tecnici da affrontare per aiutare il mio pubblico di web writer a scrivere di salute sul web. Poi, però, le cose hanno cominciato a prendere una piega diversa, e mi sono accorta che oltre a nozioni pratiche avevo bisogno anche di trasmettere una parte di me, quella umanistica: non solo tecnicismi ma anche storie.
Così ho deciso di affrontare un tema che affascina me e tanti di voi: la Medicina narrativa. Ne sono così affascinata che ho acquistato e subito cominciato a leggere quello che tanti definiscono la base della Medicina narrativa: il Premio Pulitzer 2011 L’imperatore del male. Una biografia del cancro, scritto dall’oncologo indiano Siddhartha Mukherjee.
Quando arriverò a pagina 734 ne parlerò ma adesso, con questo post che state leggendo, introduco una rubrica dedicata alla Medicina narrativa. Cercherò di dare una cadenza fissa ai contenuti che non saranno miei post ma interviste a medici, comunicatori e altri professionisti esperti in materia.
Li ringrazio tutti, uno a uno con sincera gratitudine, perché mi hanno fatto conoscere un mondo di storie e di vita inattesa che in un certo senso legano la medicina alla letteratura ma che, soprattutto, mostrano l’aspetto umano – dunque comprensibile a tutti – della malattia.
Non vedo l’ora di condividere con voi questo mondo, le parole di chi la Medicina narrativa la conosce e sa spiegarla bene. Il primo appuntamento è la prossima settimana con l’intervista alla Dott.ssa Maria Giulia Marini, responsabile dell’Area Sanità e Salute della Fondazione ISTUD.
Vi saluto con la speranza che seguiate con passione gli approfondimenti della Medicina narrativa e con un estratto dalla citazione di June Goodfield in prologo a L’imperatore del male:
[…] I medici curano le malattie ma curano anche le persone, e questo presupposto della loro vita professionale, a volte, li trascina allo stesso tempo verso le une e le altre.
Photo Credit: Michael Jastremski for openphoto.net