Ho già parlato dell’importanza del titolo, ricordi? Ho detto che deve essere giocoso e attraente, ma ho detto anche che – in caso di salute – il titolo va maneggiato con cura. Adesso ti chiedo di rileggere il titolo di questo post. Noti qualcosa di particolare? Fossi in te, farei attenzione alle ultime due parole: accessori e pericolosi. Continua la lettura
Pubblica, blogga, Twitta. Essere scienziati al tempo dei social
Stai leggendo il primo guest post di Scrivere di salute, e io ne sono molto contenta anche perché questo articolo è frutto di una conoscenza nata online, sui social network, per essere precisi su Google Plus. Lo ha scritto Andrea Robotti, un redattore scientifico approdato sul web dopo anni di studio e lavoro come ricercatore in ambito biomedico. Dunque: un ricercatore incontra una web writer chiacchierando su Google Plus e, dopo un +1 e un accerchiamento, nasce l’idea di raccontare per SDS Pubblica, Blogga, Twitta. Fare carriera nella scienza, il convegno tenutosi a Padova il 2-3 ottobre nell’ambito del Master in Comunicazione delle Scienze. Questo è il racconto di Andrea. Continua la lettura
#FateVedereLeTette… a un medico
Il fiocco rosa sul petto delle donne ci ricorda che ottobre è il mese della prevenzione e della lotta contro il tumore al seno, e che in questi giorni in tutta Italia ci sono incontri, iniziative e soprattutto visite di controllo gratuite. Da anni, associazioni autorevoli come la LILT, solo per citare la più nota, promuovono la cultura della prevenzione con la diffusione di brochure informative, interviste agli oncologi e motivando la necessità di uno screening periodico. Per raggiungere l’obiettivo, è innegabile il ruolo svolto dai siti web e dai social network, in molti casi determinanti per amplificare il messaggio della prevenzione oncologica al seno e generare una sorta di effetto eco per cui, se una donna ha fatto visita, mammografia e screening, altre donne faranno lo stesso perché incoraggiate dal buon esempio. Quest’anno, in un contesto così virtuoso, all’improvviso è arrivato l’hashtag #FateVedereLeTette che di seguito indicherò con l’acronimo #FVLT. Continua la lettura
Pensi di parlare a un medico, e invece no
Chi commenta un post di salute lo fa pensando che a rispondere sia sempre un medico pronto a dare il suo consiglio. A volte è vero e molte altre no: e quindi, che si fa?
TEDmed 2014 – Innovazione nella salute
Lo scorso week end a Milano c’è stato un evento che avrei tanto voluto seguire: TEDmed live 2014.
Dal 12 al 14 settembre, in esclusiva dagli USA, è stata trasmessa la diretta degli interventi di innovatori ed esperti del settore medico-scientifico sul tema della salute e delle nuove possibilità date dal web per migliorare le cure e il dialogo tra i medici, tra i pazienti e tra i medici e i pazienti. Continua la lettura
Sala d’attesa 2.0. Medici e pazienti si incontrano online
C’era una volta la sala d’attesa in cui ogni paziente, rispettoso della propria e dell’altrui privacy, aspettava in silenzio il suo turno per parlare con il medico. Le cose, però, sono cambiate: il malato ha smesso di essere passivo e ha di fatto rivoluzionato il rapporto medico-paziente grazie al web. Continua la lettura
Ho cercato solidarietà online. La mia vacanza (quasi) salutare
Sono passati esattamente tre mesi dall’ultimo post, una pausa tanto lunga da poter considerare questo un blog malaticcio: un bel paradosso, no? Invece la mia è solo calma apparente, perché ho in mente un sacco di argomenti e storie da condividere, devo solo fare un po’ di ordine e ripartire con la costanza che ho tenuto fino a tre mesi fa. Ricomincio oggi con un post diverso dal solito ma per me utile a introdurre un tema importante: pazienti, medici e web. Continua la lettura
A lezione da Eugenio Santoro
Eugenio Santoro è un professionista da cui c’è tanto da imparare. Mi sono imbattuta in lui per puro caso quando, andando alla ricerca di informazioni su come gestire e comunicare i dati medici, ho scoperto che il Festival di Internazionale a Ferrara avrebbe ospitato un workshop dal titolo Virtualmente informati. Scrivere di salute per il web.
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Contenuti originali per acciacchi di sempre
Un must di Google è l’originalità: se copi ti penalizza, se rimaneggi ti bacchetta, se trai troppa ispirazione da un contenuto esistente lui lo sa. Google ti scruta, ti conosce e ha messo in campo Panda, Penguin e una nutrita squadra di controllo per vigilare sul tuo lavoro. Tutto giusto e più che lecito, ma come fa il povero web writer a essere originale quando scrive di salute?
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Salute e metatag, anche Google vuole la sua parte
Com’è ovvio che sia, i medici, i biologi, gli studenti e tutti gli esperti/amanti di medicina scrivono di salute in modo serio, competente e con la consapevolezza di rivolgersi a un pubblico vastissimo, perché la salute riguarda tutti senza alcuna distinzione. Spesso, però, questi professionisti incontrano un ostacolo: come si scrive di salute sul web?