Essere un web writer che scrive di salute è difficile, se fosse semplice questo blog non esisterebbe. Dopo le difficoltà iniziali ho capito che si possono imboccare due strade: seguire sul web i professionisti da cui imparare, e allenarsi a fare proprio lo stile con cui le grandi strutture ospedaliere, gli studi medici e le farmacie parlano alle persone. La prima strada l’ho già raccontata, oggi tocca alla seconda.
Tag: scrivere di salute
Tumore: un caso di comunicazione sfortunata
La scorsa settimana è stata diffusa una notizia shock che, sin dalle poche parole di un titolo, sembrava annullare decenni di studi e certezze scientifiche: il cancro dipende dalla sfortuna. Allora la prevenzione e gli esami di routine sono inutili? Certo che no! Facciamo chiarezza sulle parole usate nell’abstract di un paper su Science.
Cose di salute. Di che parlo oggi?
Ogni giorno un web writer si alza ed esclama: E mo’, che scrivo?
Anzi no. Ogni giorno un web writer di alza, apre un documento su Google drive, un taccuino su Evernote e dice: Bene, oggi scrivo della piorrea, domani tocca al morbillo. Qual è la differenza tra i due? Il primo è un web writer che improvvisa, il secondo è un professionista organizzato che ha il suo bel calendario editoriale e non conosce cosa sia il panico. Ok, sto esagerando.
Il venditore di medicine. O sul comparaggio
Dal dizionario Treccani: Comparaggio deriva dal francese compérage a sua volta derivato da compére, cioè ‘compare’ che, al secondo posto tra le definizioni estensive figura come “chi aiuta più o meno apertamente qualcuno in una brutta azione, in un imbroglio […].” Comparaggio vuol dire accordo fraudolento.
Salute in rete: chi seguire per imparare?
Articolo aggiornato il 3 dicembre 2016.
Sai perché è nato Scrivere di salute? Per saperlo puoi fare un salto nella pagina progetto, ma scommetto che hai fretta quindi te lo riepilogo nelle tre domande che mi sono posta quando ho cominciato a occuparmi di questo tema per lavoro: qual è il modo migliore per comunicare la salute? Cosa studio? E soprattutto, da chi posso imparare?
Torno agli interrogativi che mi hanno spinto a cercare confronto in rete perché voglio indicare i professionisti che hanno trovato posto nel mio Feedly alla voce comunicatori medico-scientifici e che, forse, possono diventare anche i tuoi punti di riferimento.
Emorroidi. O contro il perbenismo della lingua
Questo è un post contro il perbenismo della lingua e chi mi dice che schifo, MG!
Ok, ma come scrivo emorroidi senza dirlo? Vediamo cosa si dice in rete. Continua la lettura
Mi dici un sinonimo di paziente?
A tutti coloro che vogliono vincere facile dico subito che, in questo caso, comprensivo, magnanimo, tollerante, indulgente e accondiscendente non sono risposte corrette. Cerco un sinonimo di paziente per indicare una persona malata in attesa di cura. Se pensi che sia difficile trovare un termine calzante, significa che stai sperimentando una delle difficoltà di scrivere di salute: i sinonimi.
Aggettivi e avverbi sono accessori pericolosi
Ho già parlato dell’importanza del titolo, ricordi? Ho detto che deve essere giocoso e attraente, ma ho detto anche che – in caso di salute – il titolo va maneggiato con cura. Adesso ti chiedo di rileggere il titolo di questo post. Noti qualcosa di particolare? Fossi in te, farei attenzione alle ultime due parole: accessori e pericolosi. Continua la lettura
Pensi di parlare a un medico, e invece no
Chi commenta un post di salute lo fa pensando che a rispondere sia sempre un medico pronto a dare il suo consiglio. A volte è vero e molte altre no: e quindi, che si fa?
A lezione da Eugenio Santoro
Eugenio Santoro è un professionista da cui c’è tanto da imparare. Mi sono imbattuta in lui per puro caso quando, andando alla ricerca di informazioni su come gestire e comunicare i dati medici, ho scoperto che il Festival di Internazionale a Ferrara avrebbe ospitato un workshop dal titolo Virtualmente informati. Scrivere di salute per il web.
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